Non meriterebbero risposta, perché in un post pubblicato il 13 Luglio 2011 ed ospitato
su questo blog http://wasp-waspls.blogspot.it/2011/07/teresa-barazzetti-rosario-marciano.html,
avevo chiaramente ed incontrovertibilmente contestato quanto indebitamente dichiarato
da Rosario Marcianò, prima fra tutte la sua eclatante scoperta costatagli, come
da lui stesso affermato anche nell’ultimo post, settimane di indagini, in
quanto è sempre stato a loro ben noto come la mia corrispondenza con il
fratello Antonio sia sempre stata postata dall’indirizzo e-mail di Angelo
Nigrelli, con nome e cognome, in quanto all’epoca non disponevo di indirizzo
e-mail né di computer, e di come Antonio
Marcianò sia stato inoltre da me accompagnato la sera del 5 Gennaio 2008 a vedere la postazione
nella Tipografia di Via Pallavicino, poi oggetto delle note vicende che hanno
visto la stessa fotografata e messa sotto controllo dall’”investigatore”
Rosario Marcianò, che doveva evidentemente scoprire ciò che suo fratello e lui
stesso sapevano da sempre. Tutt’ora a questo indirizzo permangono oltre mille e
trecento messaggi che, insieme a quelli cancellati, sono tutti riportati su
cartaceo. Rosario, a detta del fratello, non solo seguiva la mia
corrispondenza, ma era altresì “un ammiratore” della mia prosa. E questo
smentisce la sua affermazione di non seguire la posta del fratello.
Per quanto riguarda quello che Antonio e Rosario Marcianò
definiscono impropriamente “voltafaccia” (e qui invito il professore di lettere
a rivedere il vocabolario che certamente gli può fornire un termine più
corretto, quale “ripensamento”), ho chiaramente, forse per molti, ma
evidentemente non per tutti, precisato come
siano state proprio le loro argomentazioni a pormi delle questioni di credibilità
sull’argomento scie chimiche che mi aveva interessato ed allarmato e a motivo delle quali avevo contattato i
Marcianò che a Sanremo si occupavano del presunto fenomeno.
Con il passare del tempo e l’approfondimento delle
argomentazioni a sostegno della pericolosità e degli scopi (i più vari e
contraddittori tra loro!) di queste attività di “irrorazione clandestina”
peraltro visibilissima e non occulta (le scie invisibili dovevano ancora essere
partorite dalla fervida fantasia del dinamico duo!) posi ad Antonio, con il
quale corrispondevo, alcune questioni per avere chiarimenti su perplessità che
ingigantivano mano a mano che le argomentazioni e le spiegazioni addotte
divenivano illogiche e francamente poco credibili.
Quando però le mie obiezioni alle loro teorie si fecero più
stringenti e le risposte sempre più vaghe ed irritate, da parte di Antonio il
tono della corrispondenza cambiò decisamente e divenne tale da non
giustificarne oltre la prosecuzione.
Come già scrissi nel post su questo blog, chiesi un
colloquio chiarificatore che non mi venne concesso e, a quel punto, ritenni
opportuno concludere il rapporto.
Concludo ribadendo che tutto quanto scritto nella presente trova
riscontro probatorio nella corrispondenza contenuta nel computer di Nigrelli a
mezzo del quale è sempre, e ribadisco sempre, intercorsa la corrispondenza tra
me ed Antonio Marcianò, e che questo è sempre stato a conoscenza diretta dei
fratelli Marcianò.
Con questo ritengo di avere esaurito l’argomento ma, qualora
non bastasse, posso sempre procedere, analogamente a quanto fatto da Rosario Marcianò
con la mia corrispondenza al fratello Antonio, alla pubblicazione dei brani che
danno preciso riscontro a quanto da me sostenuto.
L’aver coinvolto mio figlio e sua moglie nella loro
“vendetta” nei miei confronti, porterà Rosario Marcianò in Tribunale per
rispondere di calunnia e diffamazione e questo non ha assolutamente nulla a che
vedere con le sue attività di “divulgazione e ricerca” sulle scie chimiche e
quant’altro, in quanto entrambi i soggetti diffamati sono completamente
estranei alla questione, non essendo mai stati interessati a questi argomenti,
né tantomeno alle attività del suddetto e, soprattutto, non hanno alcun
interesse a che vengano contrastate. Essi sono stati indebitamente identificati
con Wasp, Leoniero e Lisbeth, nick che, come è ben noto, riconducono ad Angelo Nigrelli,
senza che il macroscopico errore venisse corretto ed il materiale diffamatorio,
e soltanto quello, venisse cancellato dal blog Tankerenemy e da tutti i siti
che lo hanno pubblicato.
Quindi le chiamate a raccolta di sostenitori e le crociate
in difesa della “libertà di espressione” non risultano pertinenti all’oggetto
della causa.
Teresa Barazzetti
L'unico posto in cui devono stare dei LOSCHI figuri come rosario FALSARIO marcianò e antonio SCIACALLO marcianò è la galera, dove potranno pagare il conto per tutte le loro malefatte.
RispondiEliminaSemplicemente qualcuno s'è accorto della bufala delle scie e ha agito di conseguenza, se ne facciano una ragione...anzi oprima passino dal giudice.
RispondiEliminaTutta la mia solidarietà a te a angelo e a tuo figlio e consorte.
RispondiEliminaStrakkino é soltanto un rancoroso fuffaro e sta pagando le conseguenze della sua violenza.
La mia esperienza con la giustizia italiana è che èlenta ma quando si mette in moto prima o poi fa quello che deve fare.
Grazie, Orso, da noi tutti.
EliminaNon ho parole. Spero nella giustizia.
RispondiElimina