Dopo l'articolo di Repubblica di cui ormai si è parlato diffusamente, i fratelli sanremesi hanno accusato duramente il colpo. Ci sono stati diversi articoli carichi di livore sui vari blog dell' "Arcipelago Scie Chimiche", decine di prese di posizione, talvolta dure, al limite della denuncia. Ma di denunce non sembra ce ne siano state. Meglio così.
Sono comparse pagine Facebook a sostegno del Prof. Zret, e la cosa, francamente, non mi stupisce, per motivi che vedremo successivamente.
Qualcuno dice che Zret è un ottimo insegnante, qualcuno dice che è pericoloso per l'educazione dei ragazzi.
L'aspetto che però sembra essere sfuggito ai più è quello, più generale, relativo alla natura del rapporto (di lavoro SUBORDINATO) tra il professore e il suo datore di lavoro (lo STATO ITALIANO).
Tutti conoscono a memoria gli articoli del codice civile che regolano i rapporti di lavoro subordinati, e sarebbe ozioso e ridondante parlarne o citarne i passaggi più significativi relativi ad obblighi di LEALTÀ e FEDELTÀ. Pur essendo oltremodo noioso, sarebbe opportuno richiamare il "D.P.R. 16.04.2013 n° 62 (Codice comportamento dipendenti pubblici) nei passaggi che disciplinano aspetti di CONFLITTO DI INTERESSE e appartenenze ad organizzazioni i cui ambiti di interesse possano INTERFERIRE con i doveri d'ufficio.
Ma restiamo a principi generali.
Il Professor Zret, come tutti i lavoratori dipendenti, è tenuto garantire al proprio datore di lavoro, LEALTÀ e FEDELTÀ.
Come si contempera questo obbligo con i comportamenti del Professore, con i suoi scritti, con le sue quotidiane esternazioni? Si badi bene, che in nessun caso possono essere messe in discussione le IDEE del Professor Zret. Egli ha diritto di pensare ed esprimere qualunque IDEA, anche la più inverosimile.
Ma il Professore, in stretta collaborazione con il suo congiunto Straker, non esprime solo idee: formula PRECISE e CIRCOSTANZIATE ACCUSE. E lo fa pubblicamente.
Le ACCUSE sono innanzitutto a carico dello STATO (datore di lavoro del Professore). STATO che viene accusato QUOTIDIANAMENTE di essere eterodiretto da una cricca criminale trasnazionale, accusato di GENOCIDIO, di perpetrare attività clandestine finalizzate allo sterminio di massa. Stato accusato di ALTO TRADIMENTO, nel perseguire interessi economico militari di imprese multinazionali e potenze straniere. Stato accusato di inscenare falsi attentati, depistaggi, persecuzioni di attivisti e financo omicidi.
Di fronte alla gravità di tali accuse, lo stimato professore, che sostiene di essere in possesso di PROVE DEFINITIVE su tali argomenti, che fa? Fulgido esempio di senso civico e faro di moralità, tiene per sé le accuse, anzi, scrive dei prolissi e pomposi post su improbabili blog. Promuove indirettamente l'illegale raccolta fondi del fratello disoccupato per fronteggiare le spese derivanti dalle querele per diffamazione nel tempo accumulatesi.
Giusto per limitarsi ai fatti degli ultimi mesi, e per fare un esempio, il Professore si guarda bene dall'approfondire lo stato di salute dei Carabinieri gravemente feriti nell'attentato di Roma, o magari di indagare, nel paese di residenza, sul passato dell'attentatore. No. Egli, basandosi su "indagini" compiute dal discusso fratello, operate su FRAME TELEVISIVI e suole di scarpe, arriva alla conclusione che LO STATO ITALIANO (suo datore di lavoro) ha inscenato questo attentato per facilitare il voto di fiducia al Governo Letta.
Delle due l'una. O i due sono in palese MALAFEDE (non vogliono approfondire perché sanno perfettamente di essere in torto), oppure i due hanno una visione, una concezione dello Stato che è quantomeno in contrasto con con l'esserne dipendente stipendiato.
Premesso che, a titolo personale, non affiderei nemmeno l'EDUCAZIONE (si EDUCAZIONE, caro Professore e cari suoi fan, EDUCAZIONE, non suggestioni o nozionismo) del mio adorato gatto al Professore in oggetto, mi siano consentite alcune domande dirette:
"COME SI CONTEMPERA, PROFESSORE, L'OBBLIGO DI FEDELTÀ E LEALTÀ AL DATORE DI LAVORO
(LO STATO) CON LE ACCUSE CHE LEI REITERATAMENTE RIVOLGE ALLO STESSO?"
"PERCHÉ SE RITIENE DI AVERE PROVE INOPPUGNABILI SUL FALSO ATTENTATO DI ROMA
COME DI ALTRI EVENTI CRIMINOSI, NON SI È RIVOLTO ALLA MAGISTRATURA?"
"RITIENE MORALMENTE SOSTENIBILE RICEVERE LO STIPENDIO DALLO STATO ITALIANO?"
Non mi stupisce il fatto, infine, che gli sia stata tributata della solidarietà. Zret può paradossalmente apparire come un ottimo insegnante. Forse le sue chiavi di lettura della storia e della contemporaneità possono apparire intriganti, suggestive, financo appaganti. Non faccio fatica a credere che, nel nostro disgraziato Paese, un giovane possa sentirsi "illuminato" da una visione complottista della realtà. Del resto, questa, gli semplificherà non poco l'analisi del quotidiano e gli fornirà un formidabile alibi per la disillusione. la rassegnazione e il nichilismo. E la chiamano Educazione?
Mi siano perdonate le deroghe alla netiquette (maiuscole).
Cosa dice la legge. (Grassetti miei).
Art. 3
Principi generali
1. Il dipendente
osserva la Costituzione ,
servendo la Nazione con disciplina ed onore e conformando la
propria condotta ai principi di buon andamento
e imparzialità dell'azione
amministrativa. Il dipendente svolge
i propri compiti
nel rispetto della
legge, perseguendo l'interesse pubblico senza abusare della posizione
o dei poteri di cui è titolare.
2. Il dipendente
rispetta altresì i
principi di integrità, correttezza, buona fede,
proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza e
agisce in posizione
di indipendenza e
imparzialità, astenendosi in caso di conflitto di interessi.
(...)
Art. 5
Partecipazione ad associazioni e organizzazioni
1. Nel
rispetto della disciplina
vigente del diritto
di associazione, il dipendente comunica tempestivamente al responsabile dell'ufficio di appartenenza la
propria adesione o appartenenza
ad associazioni od organizzazioni,
a prescindere dal
loro carattere riservato o meno, i
cui ambiti di interessi possano
interferire con lo svolgimento
dell'attività dell'ufficio. Il presente comma non si applica all'adesione a partiti politici o
a sindacati.
(...)
2. Il dipendente si
astiene dal prendere
decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni
in situazioni di conflitto,
anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti, di affini
entro il secondo
grado. Il conflitto può
riguardare interessi di qualsiasi natura,
(...)
Art. 10
Comportamento nei rapporti privati
1. Nei rapporti
privati, comprese le relazioni extralavorative
con pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, il dipendente non sfrutta,
né menziona la
posizione che ricopre
nell'amministrazione per ottenere utilità che non gli
spettino e non assume nessun altro
comportamento che possa nuocere all'immagine dell'amministrazione.
Meglio se ci fermiamo qui...
BigRedCat Redivivo.
NOVANTADUE MINUTI DI APPLAUSI!!!
RispondiEliminaStanding ovation anche da parte mia!
RispondiEliminaNon sempre condivido le posizioni e i metodi di zret, ma per quanto riguarda le denunce documentate sul suo blog dirette allo stato, sono pienamente condivisibili perchè rispondono a verità, vedi scie chimiche e non solo....
RispondiEliminaSolo dietro compenso, oggi si può sostenere che le scie chimiche sono prodotte dagli aerei di linea; lo stesso vale per le strategie criminali dello stato mafioso contro le popolazioni.
Del resto zret non è il solo a sostenere certe accuse verso lo stato italiano e più in generale verso l'occidente.
Marco: "Solo dietro compenso, oggi si può sostenere che le scie chimiche sono prodotte dagli aerei di linea;".
RispondiEliminaSei rimasto un po' indietro, Marco. Fatti aggiornare dai fratelli, scoprirai che "ora" tutti gli aerei spargono scie chimiche...
A proposito di compenso... Se fosse vero che si viene pagati per "negare il fenomeno delle scie chimiche" sicuramente i fratelli si sarebbero aggregati alla foltissima schiera e sarebbero in cima alla lista per compensi ricevuti!
D'altra parte, ogni volta che chiedo loro "dove ci si iscrive per avere i 6000 € al mese?" non mi rispondono mai... mi viene il sospetto che non lo sappiano...
RispondiEliminaAh, a proposito: LE SCIE CHIMICHE NON ESISTONO. PUNTO E BASTA. CHI SOSTIENE CHE ESISTONO O E' UN FARABUTTO, O E' UN IMBECILLE. RI-PUNTO E RI-BASTA.
Fate pena, altro che imbecille ... in proposito ci sono state anche interpellanze parlamentari, oltre ad essere criticate da seri professionisti del settore in tutto il mondo. Troppi italiani vendono la propria dignità per poche lenticchie ...
RispondiEliminaOgnuno è libero di negare anche la prorpia madre, a me non importa. Fatti vostri, contenti voi .........
ci sono state anche interpellanze parlamentari
RispondiEliminaIn effetti, detto da uno che strilla che i politici sono tutti ladri, corrotti e bugiardi, serve solo a dimostrare la validità del mio assunto.
Marco, sei al punto che dovresti farti vedere da uno bravo.
RispondiEliminaHo sentito che qualcuno è guarito...
Secondo voi dovrei farmi curare per diventare come voi ......... preferisco morire!
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