LA SATIRA

LA SATIRA

La definizione di satira va dettagliata sia rispetto alla categoria della comicità, del carnevalesco, dell'umorismo, dell'ironia e del sarcasmo, con cui peraltro condivide molti aspetti:

  • con il comico condivide la ricerca del ridicolo nella descrizione di fatti e persone,
  • con il carnevalesco condivide la componente "corrosiva" e scherzosa con cui denunciare impunemente,
  • con l'umorismo condivide la ricerca del paradossale e dello straniamento con cui produce spunti di riflessione morale,
  • con l'ironia condivide il metodo socratico di descrizione antifrasticamente decostruttiva,
  • con il sarcasmo condivide il ricorso peraltro limitato a modalità amare e scanzonate con cui mette in discussione ogni autorità costituita.

Essa si esprime in una zona comunicativa "di confine", infatti ha in genere un contenuto etico normalmente ascrivibile all'autore, ma invoca e ottiene generalmente la condivisione generale, facendo appello alle inclinazioni popolari; anche per questo spesso ne sono oggetto privilegiato personaggi della vita pubblica che occupano posizioni di potere.

Queste stesse caratteristiche sono state sottolineate dalla Corte di Cassazione che si è sentita in dovere di dare una definizione giuridica di cosa debba intendersi per satira:

« È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene. »
(Prima sezione penale della Corte di Cassazione, sentenza n. 9246/2006)

domenica 24 novembre 2013

Rassegna stampa... Per non dimenticare.


 Diagnosi??? Questa diagnosi??? [nota di Wasp]

[fine nota]




Wasp

5 commenti:

  1. Bello l'ultimo articolo in cu c'è scritto "Rosario Marcianò,insegnante al liceo Cassini".Povero Antonio,non conta veramente niente...

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  2. Quindi è Rosario Marcianò che ha diagnostico il morbo di Parkinson e ha (lo dice lui stesso) costretto il medico di famiglia a praticare quella cura; quindi perché prendersela poi con il medico invocando una diagnosi sbagliata? O_o

    Davvero Marcianò sta facendo causa all'ASL per un suo (di Marcianò) errore?
    Wow!!! questo è un lampante esempio di stupidità portata all'estremo.

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  3. @Mauro Toffanin
    1) Semplicemente perché O' Commandante non potrebbe mai ammettere di essersi sbagliato. Lui non sbaglia mai. Lui ha sempre ragione. Non so com'è, ma mi ricorda qualcun altro...

    2) No, lui non sta facendo causa all'ASL. Lui ha pubblicato un libello in cui accusa l'ASL di essere la causa di tutti i mali del suo povero papà. E l'ASL, giustamente, lo ha querelato per diffamazione.

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  4. Precisazione: dagli articoli di giornale sembrerebbe che lui la querela l'abbia fatta veramente. Ma io non sono affatto convinto che sia così, e d'altra parte i reati di sui si sta occupando la Procura sono perseguibili d'ufficio.

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