LA SATIRA

LA SATIRA

La definizione di satira va dettagliata sia rispetto alla categoria della comicità, del carnevalesco, dell'umorismo, dell'ironia e del sarcasmo, con cui peraltro condivide molti aspetti:

  • con il comico condivide la ricerca del ridicolo nella descrizione di fatti e persone,
  • con il carnevalesco condivide la componente "corrosiva" e scherzosa con cui denunciare impunemente,
  • con l'umorismo condivide la ricerca del paradossale e dello straniamento con cui produce spunti di riflessione morale,
  • con l'ironia condivide il metodo socratico di descrizione antifrasticamente decostruttiva,
  • con il sarcasmo condivide il ricorso peraltro limitato a modalità amare e scanzonate con cui mette in discussione ogni autorità costituita.

Essa si esprime in una zona comunicativa "di confine", infatti ha in genere un contenuto etico normalmente ascrivibile all'autore, ma invoca e ottiene generalmente la condivisione generale, facendo appello alle inclinazioni popolari; anche per questo spesso ne sono oggetto privilegiato personaggi della vita pubblica che occupano posizioni di potere.

Queste stesse caratteristiche sono state sottolineate dalla Corte di Cassazione che si è sentita in dovere di dare una definizione giuridica di cosa debba intendersi per satira:

« È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene. »
(Prima sezione penale della Corte di Cassazione, sentenza n. 9246/2006)

venerdì 20 febbraio 2015

MAMMA! DIGLIELO TU CHE A SCUOLA CI VA TONINO!



CHE VUOL DIRE "STUDIA"? È LEI CHE DEVE STUDIARE...



WASP

4 commenti:

  1. Bentornato, Wasp!

    Adesso il "dinamico duo" è diventato fautore delle "quote rosa" e cerca un avvocato donna?
    Non c'è che dire, una "figurina" dietro l'altra... XD
    Ah sì, la chiusa:
    STRAKER? PUPPA!
    o anche STRAKER? STUDIA!

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  2. ce l'hanno già l'avvocato donna (o meglio lo avevano fino a un anno fa, ora non so) che lo assiste (assisteva?) nella denuncia per omicidio colposo contro cinque medici della ASL, è (era?) l'avvocato Alessandra Volpe del Foro di Genova; con risultati discutibili da un punto di vista acconguagliato perché la denuncia è stata archiviata, quel che resta è la causa per diffamazione contro Marcianò (strano però che all'archiviazione della denuncia per omicidio non sia seguita una controquerela per calunnia, reato distinto da quello di diffamazione consumato in un momento diverso)

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  3. eFFFe, io ho studiato diritto penale venti e fischia anni fa: se ricordo bene (ma il CP è online, anche se quello di oggi) la calunnia per sussistere deve portare prima a una condanna anche se poi annullata. Se la denuncia è stata archiviata, la calunnia potrebbe semplicemente non sussistere. La diffamazione (l'aver offeso i singoli operatori) sì. Ma quante querele ha collezionato il personaggio in questione? Ho perso il conto.

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    1. Paolo ti credo sulla parola; ma allora è come se il reato di calunnia fosse cancellato dal CP perché per arrivare al giudicato i tempi processuali italiani sono quelli che sono, e la prescrizione è praticamente automatica...
      quanto ai procedimenti non mi stupirei se ci fosse anche qualcosa per vilipendio della magistratura, visto il bel garbo con cui aveva pubblicamente accolto la prima archiviazione della sua denuncia per omicidio nonché, per altro procedimento, la perquisizione domiciliare con sequestro dei computer; non so darti l'elenco dei suoi post perché sul fognablog non ci vado per non dagli clic, ma se l'era presa personalmente con i PM ("le" PM nella circostanza) in toni piuttosto pesanti

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